sabato 5 novembre 2011

LA FOGLIA DELL'ULIVO

Amara è ancora,

la foglia dell’ulivo

si mastica da sempre …

in queste terre.



Dove il silenzio

è rabbia

o forse è solo la rassegnazione

che si ripete ormai

da troppo tempo.



Come i tramonti

e le aurore stanche

che nascono

soltanto per inerzia.



Come i sorrisi della delusione

sui volti delle donne

e dei bambini.



Che giocano a morire

tutti i giorni

e chiudono

per sempre i loro occhi

posandoli sui rovi senza tempo.



Vivono per poco e rassegnati

In una terra

che li ha amati mai.



La solitudine



è diventata un mare



che non da frutti



e lentamente muore



con i tramonti



innamorati pazzi



di quei deserti



che sono stati illusi.



Scorrono i venti



come se fosse il tempo



e non ascoltano



le cicale all’ombra.



Friniscono ma non c’è nessuno …



Ma è questa terra

che fa compagnia



a chi altrove



non ce la fa a morire.