La notte è il buio
È il non sentirsi vivo
Cercare luce dove non ce né.
Dove i pensieri diventano ululati
incubi i ricordi abbandonati.
Dove si stringono i viali della vita
e gli alberi svaniscono al passaggio.
Sui davanzali soffrono le viole
e poco dopo si lasciano morire.
Troppo deluse per sentirsi vive.
giovedì 28 luglio 2011
venerdì 1 luglio 2011
La pioggia ...di sera
E piove …
ma non è mai silente,
racconta ad ogni foglia un tema,
ad ogni ramo una litania,
ad ogni petalo di rosa nel giardino
racconta i sogni di chi non sogna più …
Non è discreta …
Nemmeno il tiglio,
che emana il suo profumo
ed apre al cuore a la tua gioventù
che a passi svelti sorridendo spare
girando il capo lasciandoti un sorriso.
Quanta amarezza sentirla andare via.
Ma restano i profumi ed i ricordi,
odore di capelli sotto l’acqua,
la goccia che dal pino scende avara
ed il rigagnolo che scorre sotto i piedi
le corse inutili finiti sotto un ponte
là dove l’acqua non si fa tradire.
Il rimmel sotto gli occhi che ti cade
ed il rimpianto di non averti amata.
E chi lo sa… se fosse stato amore …
Eppure io t’ho trasformata in fiore.
In questa primavera un po’ riottosa
dove i rumori diventano amarezze
ed profumi diventano ritorni.
Io sento il merlo che fischia tra le foglie
e i nidi sopra i rami fan starnazzi
i passeri lasciati ancora implumi …
Gatti randagi bagnati sotto i tetti,
s’asciugano fra loro e fan l’efusa
Ed i boccioli di rose fanno a gara
a chi per primo raccoglie
nel suo cuore
le lacrime del tempo, ch’è passato
ma …
E’ solo pioggia che cade sopra i rovi.
e su le viole …
… sopra i passi
che questa pioggia adesso ha cancellato
ma non è mai silente,
racconta ad ogni foglia un tema,
ad ogni ramo una litania,
ad ogni petalo di rosa nel giardino
racconta i sogni di chi non sogna più …
Non è discreta …
Nemmeno il tiglio,
che emana il suo profumo
ed apre al cuore a la tua gioventù
che a passi svelti sorridendo spare
girando il capo lasciandoti un sorriso.
Quanta amarezza sentirla andare via.
Ma restano i profumi ed i ricordi,
odore di capelli sotto l’acqua,
la goccia che dal pino scende avara
ed il rigagnolo che scorre sotto i piedi
le corse inutili finiti sotto un ponte
là dove l’acqua non si fa tradire.
Il rimmel sotto gli occhi che ti cade
ed il rimpianto di non averti amata.
E chi lo sa… se fosse stato amore …
Eppure io t’ho trasformata in fiore.
In questa primavera un po’ riottosa
dove i rumori diventano amarezze
ed profumi diventano ritorni.
Io sento il merlo che fischia tra le foglie
e i nidi sopra i rami fan starnazzi
i passeri lasciati ancora implumi …
Gatti randagi bagnati sotto i tetti,
s’asciugano fra loro e fan l’efusa
Ed i boccioli di rose fanno a gara
a chi per primo raccoglie
nel suo cuore
le lacrime del tempo, ch’è passato
ma …
E’ solo pioggia che cade sopra i rovi.
e su le viole …
… sopra i passi
che questa pioggia adesso ha cancellato
Iscriviti a:
Post (Atom)