mercoledì 1 giugno 2011

SUL VIALE DEL TRAMONTO

Abbandonate ... pagine ingiallite

giocano col vento,

quasi a primavera

quando il cammino all'ora del tramonto

si fa più lento faticoso e stanco

e ti vien voglia d'inseguire un canto

una sirena dimenticata un tempo.


Strani miraggi quando il sole cala

e la saggezza quasi t'è nemica

ed  i lampioni che sempre danno luce

ti offuscano la vista della vita

e quei sorrisi, le voci e le carezze ...


Son foglie secche finite sull'asfalto.


E tu hai voglia di andare più veloce

ma il passo tuo resta sempre uguale

è questo il sogno che ti fa più male.


Non vedi l'ora di finire il viale

LA SOFFITTA DI PINOCCHIO

Stanno in silenzio
e sempre appesi al muro
i miei pensieri, i miei ricordi
e i giochi miei del cuore.

Li ho messi in fila
per farli  stare insieme
per non lasciarsi,
amarsi fin chè il sole
ha voglia di contar le primavere
e fin chè il canto di un passero

              in amore,

ha voglia di suggere da un fiore
la goccia di quel lago di rugiada.

Nella soffitta son timide le luci
si posano sui volti di bambole in bisquit
come se fossero petali di fiori
magari una gardenia,

       od una rosa bianca

che dona luce ad una dama stanca
che fu tradita la notte a luna spenta

Loro hanno tutte legate

           con un  filo

appeso al collo, solo un biglietto ...

                 un nome.

Labbra socchiuse che attendono risposte
ad occhi  chiusi aspettano  un amore.

Attende Elisa, che impallidisce a un bacio
e poi Maria che attende ormai da tempo

solo un pensiero che non arriva mai

e poi  Valeria, che ha spento il suo sorriso
e dopo Gemma che sola aspetta un figlio.
e lacrima in silenzio con voce assai sommessa

E lui Pinocchio ...
che non ha avuto amori
dorme da solo con  la sua fata accanto
che quando piange muta di colore
perde il turchino, per farsi grigio mare,

ed ogni tanto cambia posto al cuore
perchè non soffra e viva un'altra vita.

Pinocchio vede ... ma è già passato il tempo

anche se tempo l'amore non nè ha.